Emilio Minotti

Creato il: ago 31, 2015   //   Categoria: Artisti, Pittori, Scultori  //  Nessun Commento
EMILIO MINOTTI

copyright EMILIO MINOTTI 

 

PARVULI HERMAE 2023 – 2024

 

OPERE PITTORICHE 2024 

oli su tela

 

STUDIO BAGNANTI 2023

oli su cartone telato

 

Parvuli Hermae 2021- 2022-2023

 

OPERE PITTORICHE 2022-2023

olio su tela

 

 OPERE PITTORICHE 2020-2021

olio su tela

Cantando con la piccola morte 2021 - Piccolo Parco delle Rimembranze 2021

Perché dipingere la morte? Forse perché la stessa si sente sulla pelle ogni giorno, oltre che per gli effetti tuttora in corso della pandemia da Covid e altri omicidi e suicidi dalla cronaca, anche in considerazione della fatalità del ciclo vitale, che si potrebbe rappresentare graficamente come una linea ondulata circolare intersecante una circolare che demarca la vita dalla morte, alcuni esempi di segni simbolici come la Rosa Camuna e sicuramente altri possono essere associati al ciclo vitale; tali suggestioni mi hanno portato a riflettere sulla necessità di esprimere tematiche che hanno a che fare col rapporto costante e quotidiano con la morte, tenendo presenti da un lato l’eredità delle civiltà antiche, che tanta arte dedicarono al culto dei morti, per rimanere vicino a noi, gli Etruschi, dall’altro la poesia sepolcrale preromantica di Thomas Gray,  da cui ho tratto ispirazione per altre opere della serie Ossari in versi nel 2012.

La Vergine, il bambino e la Morte 2021

La nascita si collega alla morte nel ciclo vitale, così già Michelangelo, nella Pietà vaticana, pensò di scolpire la Madonna giovane, che tale era al momento del concepimento, collegandola al momento della morte di Gesù steso sul suo grembo; anch’io ho cercato di collegare questi due momenti utilizzando una composizione collocata in un dittico, dove alla maternità si contrappone la statuetta busto della Mors Popularis, sempre di mia fattura.

 

 

WILLIAM SHAKESPEARE – 2020 –

TEMPERE SU CARTA

AMLETO,  PRINCIPE DI DANIMARCA – IL MORO DI VENEZIA – McBETH

 

PARVULI HERMAE 2020

 

Primo premio Scultura 2019 Circolo culturale G. Greppi – Bergamo

 

 

L’iconoclastia di Emilio Minotti

Può un artista dare supremo valore alle immagini e al contempo risultare iconoclasta? Esaltare i personaggi che la società erge a miti e allo stesso tempo metterli in dubbio, farli vacillare, fino a spingerli sull’orlo del precipizio? Il lavoro di Emilio Minotti va in questa direzione.

I “Parvuli Hermae” di Minotti, “piccoli busti” con l’epigrafe dei nomi alla base, sono figure che la società ha eretto a simbolo di se stessa, consacrati nel Pantheon della contemporaneità come le sculture allineate degli dei, ma che, sotto il luccichio della terracotta invetriata, faticano a reggere il confronto con se stesse. In perenne bilico tra la gloria e l’abisso, le piccole sculture ingannano le apparenze. I personaggi ritratti infatti non sono mai rappresentati con un atteggiamento di pura esaltazione dell’immagine esteriore, ma attraverso una ricerca che ne rivela la dimensione più intima: la malinconia nello sguardo, una nota di tristezza nell’inclinazione della testa, la solitudine. Lo scintillare del successo nasconde solo in parte la fatica di doverlo mantenere, il doversi sempre presentare nella forma migliore per gli apprezzamenti del pubblico.

Ed è in questa trasfigurazione dei personaggi, attraverso il duplice movimento di indagine degli stati d’animo da una parte e di esaltazione dell’aspetto esteriore dall’altra, che avviene in Minotti la rottura del concetto di mito. Emergono, come stridenti l’uno con l’altro, l’aspetto classico di icone della cultura contemporanea e la loro intima fragilità, resa ancora più evidente dalla dimensione piccola data alle sculture e dalla delicatezza del materiale scelto.

Erika Lacava – Milano 2019

PARVULI HERMAE  2019

Nuova piccola serie di busti dedicati a

Freddie Mercury, rappresentato come appariva al LiveAid del 1985

Lady Diana

Mick Jagger da foto degli anni ’70

 

PARVULI HERMAE 2018-2019

PARVULI HERMAE -2018

Mina e Elvis Presley

PARVULI HERMAE 2017-2018

Continua la serie di piccoli busti in terracotta invetriata, è la volta dei Fab Four ripresi da immagini del 1966, di Andy Warhol, Keith Haring, Madonna, Patty Pravo ai tempi del Piper negli anni ’60, Trento Longaretti famoso pittore bergamasco del’900, last but not least, il Magico Gonzalez calciatore salvadoregno, reputato da Maradona il più grande di tutti i tempi.

PARVULI HERMAE 2016-17

Dario Fo e Papa Francesco

TENCO 1967  – 2017

Il cantante morto, il corpo steso nella stanza n. 209 dell’Hotel Savoy, attorno alcuni momenti del giorno prima della notte, le foto alla coppia in gara a Sanremo scattate sulla scalinata del Casinò di fronte a un piccolo stuolo di fan, Dalidà e Tenco, sullo sfondo le palme e gli alberghi della cittadina ligure, la tensione nei loro sguardi è forte anche se dissimulata dalla gestualità del fumo, infine la delusione e la fatalità di un gesto forse non completamente voluto, la pistola Walther Ppk 7,65, la fuga in macchina dal coinvolgimento della cantante francese e accompatori.  

TENCO 1967 – 2017

The singer laying on the floor of the room n. 209 of the Savoy Hotel, around a few moments of the day before the night, the pictures taken of the couple singing at Sanremo on the Casinò stairway in front of a small group fan, Dalidà and Tenco, beyond them the palms and luxury hotels of the ligurian town, the expression in their face is tense, but concealed by their smoke gesture, in the end the delusion e the fatality of a deed may be not completely wanted, the pistol Walther Ppk 7,65, the flight by car from the involvement of the french singer and her companions.

TRITTICO UCCIDERE PASOLINI 2016 – 2017

La Macchinazione

Ho cercato di descrivere gli “ingranaggi” del massacro di Pasolini, sono ingranaggi simbolici ma anche reali di un motore automobilistico,  dalla mano ossea dei mandanti, alla manovalanza e al sormontamento del corpo del poeta.

Il Compianto

Con la citazione della Pietà michelangiolesca, sostituendo il corpo di Gesù con quello di Pasolini, quella Pietà martellata dal mitomane Lazlo Toth, ho voluto in tal modo creare un collegamento fra i due atti,  quello vandalico sull’opera e quello dell’uccisione del poeta.

La Violenza

Ho rappresentato il momento del pestaggio del poeta, le tre figure coinvolte hanno l’aspetto di ragazzi vestiti secondo la moda del tempo, capelli lunghi, occhiali Ray Ban, pantaloni a zampa di elefante, scarpe alte con la zeppa, maglioncini a losanghe molto colorati.

 

PARVULI HERMAE  2016

David Bowie – Muhammad Ali The Greatest – P.P. Pasolini – Chiara Poggi – Alberto Stasi

 

OPERE PITTORICHE 2015 – 2016

STASI – 2016

La figura maschile è di spalle e tutt’attorno ritagli di scene da video hard.

Dagli atti del processo a Alberto Stasi, condannato a 16 anni di carcere dai giudici della Cassazione nel dicembre 2014,  sentenza  confermata un anno dopo, per aver ammazzato Chiara Poggi, colpendola ripetutamente con un oggetto appuntito e gettandola giù dalle scale…

IGNOTO UNO 2015

Massimo Bossetti compie, a bordo del suo furgone, svariati giri attorno all’area di interesse morboso, questo hanno ripreso le videocamere istallate da varie aziende e banche; una ragazzina Yara Gambirasio esce dall’allenamento di danza e poco dopo sparisce nel nulla, il cadavere viene trovato da un aeromodellista circa sei mesi dopo la sparizione in un campo sempre nella zona. Gli inquirenti nella ricerca del DNA delle tracce biologiche lasciate sul cadavere della giovane, mediante migliaia di analisi, risalgono vertiginosamente negli anni addirittura al padre defunto di un figlio naturale, Ignoto 1, che porta all’identificazione di uno uomo perfettamente “normale”…

 

OPERE PITTORICHE 2013 – 15

 

PARVULI HERMAE  2015

Nella seconda fase di Parvuli Hermae, eseguiti fra gli ultimi mesi del 2014 e l’estate del 2015, i busti hanno preso un aspetto più realistico in omaggio alla cronaca, che ha la necessità di portare e mettere in tutta evidenza il reperto, così le fattezze dei volti rispondono all’identikit …

Fra i personaggi ritratti vi è quel Gigi Parma, pace all’anima sua, autore del fatidico incendio del Pub McGuire; tra le fila anche Massimo Bossetti,  ritratto con macule sul  viso, Yara Gambirasio,  Anna Maria Franzoni; fra i divi troviamo Francesco De Gregori e  la cantante lirica Sumi Jo, l’immancabile Marilyn e infine la matita graffiante che spunta dal naso del giovane Carolus (Charlie Hebdo) .

 

PARVULI HERMAE  2014 – 15

Una serie di piccole sculture che hanno come forma  ricorrente il busto con epigrafe …

Personaggi ritratti: Velivoli Mens, la mente entusiasta del pilota con l’areoplanino in testa; Situlae Vir, il gesto di versarsi addosso un secchio d’acqua gelata, nomination che ha imperversato sui social la scorsa estate; Homo Angelicus, l’uomo angelico con l’angelo custode in testa; Alligata Exercitatio, da fatti di cronaca nera, rappresenta l’esercizio di legare fascette da elettricista al collo.

em

 

Emilio Minotti riesce a comunicare attraverso le sue opere con l’inconscio collettivo: lo fa utilizzando un vocabolario visivo, raccogliendo le eredità della pop art e del dadaismo, portando anche all’estremo il confine tra linguaggio artistico e cultura popolare. Trasgressivo come Jeff Koons, le opere di Minotti mostrano una sofisticata miscela di kitsch, modernità ed erotismo, infrangendo i tabù non tanto per scandalizzare, ma per trasformare la provocazione in bellezza.

Claudia Sposini  – Arte Fiera Cremona – 2013

TELEFONI COBRA 2013

 

DIECIVEDUTE   2013-14

Presentazione di Sandra Nava –  6 dicembre 2014

In questi due anni ho dedicato a Bergamo dieci piccole tele, che la rappresentano come vedute cittadine o della provincia. Le immagini della città sono state dipinte lasciando permeare le attualità politiche e di costume, non mancano riferimenti al dibattito cittadino. …

L’uso di parole o lettere scritte al contrario è un espediente grafico che ha lo scopo di rallentarne la lettura per dare modo a chi guarda di cogliere oltre al significato anche gli aspetti formali dialoganti con l’immagine. (Emilio Minotti)

 

DIECIVEDUTE 2014

Dieci angoli della città, ripartiti in sequenze atemporali tra particolari pop e allusive dediche per ipotesi di futuro: è così che Bergamo e il suo presente si intrecciano in questi flash di immagini che Emilio Minotti offre, con altri spunti, alla riflessione curiosa sulle molte anime che, anche nascostamente, l’attraversano.

Non si tratta di scorci resi celebri dall’iconografia classica delle bellezze che, vanto e ricchezza, la connotano, ma di una singolare attraversata tra i silenzi i contrasti e i non-sensi di cui spesso si compone l’incapacità di interpretarne i sogni i bisogni le aspettative. …

 Sandra Nava

OPERE 2013

 

CHILD IN TIME  2012

(presentazione di Sandra Nava)

 Attento all’estetica dei linguaggi e alla contaminazione tra generi, non è difficile riconoscere anche in quest’ultima personale, le linee guida del lavoro di Emilio Minotti.

E’ quindi un pensiero costante a identificarsi nelle scansioni che il capolavoro letterario di J. Mc Ewan, “The child in time” (bambini nel tempo), sembra ottimizzare, offrendo piani di scrittura creativamente spiazzanti, in evocazioni sull’immanenza del tempo che tutto trattiene e rimanda, plasmandosi nei temi crudi e folgoranti di pittura così suggestivamente coincidenti con la giostra inquieta su cui entrambi gli autori assegnano posti alterni ai propri interpreti sparigliandone i destini. …

 

OSSARI IN VERSI 2012

 

Ho voluto dedicare un po’ di tempo al tema delle ossa; quelle del bacino, che sono tre ossa saldate, …

Il motivo delle ossa segue a quello delle sagome dei pesci, idea figurativa che è uscita dai campi “mari” delle posterizzazioni di alcune immagini elaborate poi in composizioni durante il 2011 nei quadri Masquerade  e Jules e Jim.

Le sculture del bacino hanno il colore leopardato, perché le volevo mimetiche e vistose ad un tempo, popolari a tutti, leggi nessuno.

 

 

il pensiero nomade di Minotti 2011

(presentazione di Sandra Nava)

 

Il percorso artistico di Emilio Minotti, pur vario nella propria discontinuità, tra insegnamento e ricerca, procede con passione in costante legame con il richiamo della figurazione, sul crinale del percettibile, in dialogo stringente tra realtà e immaginazione. …

La predilezione per la lezione kleeiana, non disgiunta da suggestioni new-pop di certa figurazione postmoderna, anche figlia della multimedialità attuale, sono le basi del lavoro di Minotti, ancorato alle problematiche dell’esistere, tra l’uomo e il suo doppio, tra l’essenza dell’io e quell’altro da sé, icona offerta/sacrificata alla pubblica fruibilità.

Sino alle più recenti prove, utilizzando varie possibilità di mediazione comunicativa, a condensare momenti poetici in affreschi di armonica compenetrazione tecnologica. …

L’elemento naturale, così presente nell’ottima grafica dell’artista e in alcuni passaggi scultorei, si rivela fondamentale ancoraggio di un pensiero in viaggio, libero, cercando la realtà delle cose ed in questa disperdersi, sotto la volta che tutto contiene

 

ALI  BOMA YE  1998 -1999

TRA MEMORIA E PASSIONE

(presentazione a cura di Sandra Nava)

Un’incalzante progressione di sequenze pittoriche racconta di un gesto sportivo ormai entrata nel mito: la vicenda di Cassius Clay Muhammad Ali, campione mondiale di pesi massimi che agli apici di una straordinaria carriera osò sfidare la giustizia americana ponendo obiezione di coscienza alla guerra del Vietnam, rivive in una singolare serie di olii e tecniche miste elaborate da Emilio Minotti, interagendo con le immagini d uno storico video. …

 

 

 

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